Ruolo e potenzialità dell’Educatore Professionale nella Terapia Dialettico Comportamentale: sinergie e prospettive per l'équipe multidisciplinare

Il Progetto qui presentato vuole essere una riflessione sul possibile e specifico ruolo dell’Educatore professionale nell’ambito dell’équipe multiprofessionale del modello di cura proposto dalla Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT) rivolta al Disturbo Borderline di Personalità (DBP). Il DBP è un disturbo psichiatrico potenzialmente grave, caratterizzato da instabilità emotiva, difficoltà nelle relazioni interpersonali, impulsività e una marcata paura dell’abbandono. La DBT, sviluppata da Marsha Linehan, è uno dei trattamenti più efficaci per questo disturbo e prevede un’équipe multiprofessionale che solitamente include: psicoterapeuti, che si occupano della terapia individuale e della supervisione del percorso psicoterapico, psichiatri che valutano e gestiscono il trattamento farmacologico, laddove necessario, infermieri e operatori socio-sanitari, responsabili del supporto e della gestione della quotidianità e delle emergenze. Per il presente Progetto si sono intervistate due diverse figure professionali appartenenti all’équipe multiprofessionale DBT: una psicologa e un’infermiera capo-sala, di un reparto di riabilitazione psichiatrica impegnato nella presa in carico e trattamento DBT di pazienti con DBP. La figura dell’Educatore Professionale potrebbe rappresentare una figura ben spendibile all’interno dell’équipe DBT, con una specificità per il supporto psicoeducativo e la promozione e l’insegnamento delle abilità di controllo e regolazione emozionale e di socializzazione. In particolare, l’Educatore professionale attraverso la relazione educativa, può costruire un rapporto di fiducia con il paziente agendo nella quotidianità e fornendo supporto per la gestione dell’impulsività e della regolazione emotiva, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi riabilitativi e per migliorare la qualità di vita della persona.