Analisi dei rischi di una pedagogia senza volto nella società distanziata

L’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 ha portato ad una rivoluzione delle nostre consuetudini e rimesso al centro del quotidiano alcune diadi fondamentali: la vita e la morte, la distanza e la prossimità, salute e malattia. Si sono attuate fin da subito alcune strategie che hanno avuto un impatto in ambito scolastico e lavorativo, attivando dinamiche di surrogazione della socialità reale che ci sarebbe stato difficile immaginare prima. In particolare, nel presente contributo si pone l’attenzione sull’introduzione di due modalità che sono state messe in atto nell’ottica di proteggere l’individuo dal
contagio. Queste sono il distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione facciale. Da questi emergerebbero un insieme di criticità che hanno a che vedere con il rapporto fra l’io e l’ambiente. In
questo scritto si analizzeranno alcune possibili ricadute di questa complessa dinamica.SARS-CoV-2 public health emergency completely changed our habits and reintroduced two fundamental dyads in our everyday life: life and death, distance and proximity, health, and disease. Since the beginning of the emergency some strategies have been adopted which had an impact on both school and work contexts, by activating dynamics of surrogacy of the real society that hardly would have been possible before. In particular this paper focuses on the introduction of two modalities applied with the purpose of protecting the individual from the infection. Such modalities are social distancing and the use of masks. From these, a series of critical issues connected to the relationship between the self and the environment arose. In this paper some possible effects of such complex dynamics will be analysed.