Abstract | Affrontare il tema della solitudine è quanto mai attuale visto l’impatto della nota emergenza
sanitaria sulla qualità della vita di ciascuno. Considerare la solitudine come un’epidemia silenziosa, al
pari del Covid-19, può essere osservato e studiato anche nei suoi aspetti positivi e non solo come
condizione che porta alla perdita del senso di sé. Il contributo intende affrontare il tema della solitudine
con un particolare focus sull’attitudine autobiografica incrementata negli anziani durante il periodo di
lockdown. L’obiettivo del presente lavoro è quello di portare in emersione la molteplicità di aspetti e
sfumature connesse alla solitudine, facendo riferimento al concetto di memoria, creatività e
immaginazione intesi come espedienti narrativi che hanno ridisegnato lo spazio-tempo nel periodo di
confinamento per Covid-19. Anche lo spazio digitale aiuterà a comprendere il vissuto esperienziale degli
anziani e le implicazioni pedagogiche ad essa connesse.
Addressing the issue of loneliness is as timely as ever given the impact of the well-known
health emergency on everyone's quality of life. Considering loneliness as a silent epidemic, like Covid-
19, can be observed and studied also in its positive aspects and not only as a condition that leads to the
loss of a sense of self. The contribution intends to address the issue of loneliness with a particular focus
on the autobiographical attitude increased in the elderly during the lockdown period. The aim of this work
is to bring to the surface the multiplicity of aspects and nuances related to loneliness, referring to the
concept of memory, creativity and imagination understood as narrative devices that have redesigned the
space-time during the lockdown period for Covid-19. Digital space will also help to understand the
experiential experience of the elderly and the pedagogical implications related to it.
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