Un progetto di sostegno agli anziani istituzionalizzati durante la pandemia da Covid-19

Abstract

L’articolo analizza un progetto di assistenza ad anziani in istituto durante la pandemia da Sars-Cov-2, promosso a Milano dalla Comunità di Sant’Egidio (onlus) e coordinato da un medico palliativista e tre operatori sociosanitari. Il progetto, nato dalla consapevolezza che anche chi non era stato direttamente colpito dal virus viveva in una situazione di forte disagio, ha rappresentato nei mesi più difficili della pandemia una risposta concreta all’immobilismo in cui si stava scivolando rispetto alla questione degli anziani nelle Rsa, privati di importanti affetti in momenti significativi quali la malattia e la morte. La pandemia, infatti, aveva colpito con maggiore virulenza soprattutto le residenze per anziani, i cui pazienti spesso vivevano in condizioni di grande fragilità, in particolar modo in regioni ad alto tasso di istituzionalizzazione, come la Lombardia. Il progetto studiato in queste pagine rappresenta quindi una duplice risposta ai quesiti sollevati dalla situazione pandemica. Da un lato un intervento di carattere medico, volto al recupero di facoltà cognitive degradatesi con l’acuito isolamento sociale. Dall’altro una risposta pedagogico sociale, nella consapevolezza che la solitudine impedisce un pieno sviluppo della persona umana e rappresenta una “patologia” pervasiva e ad altissimo rischio in uomini e donne anziani. I risultati finali del progetto dimostrano un elevato livello di compliance dei soggetti coinvolti e soprattutto la possibilità di costruire legami sociali anche in contesti estremamente difficili, e che anzi proprio i primi possano rappresentare una valida risposta ai secondi.The article analyses a project to assist elderly people in institutions during the Sars-Cov-2 pandemic, promoted in Milan by the Comunità di Sant'Egidio (non-profit organization) and coordinated by a palliative care doctor and three social and health workers. The project was born out of the awareness that even those who had not been directly affected by the virus were living in a situation of great distress. During the most difficult months of the pandemic, it represented a concrete response to the immobility into which people were slipping regarding the issue of the elderly in nursing homes, deprived of important affections in significant moments such as illness and death. The pandemic, in fact, had struck with greater virulence especially the residences for the elderly, whose patients often lived in very fragile conditions, especially in regions with a high rate of institutionalisation, such as Lombardy. The project studied in these pages therefore represents a twofold response to the questions raised by the pandemic situation. On the one hand, it is a medical intervention aimed at recovering the cognitive faculties that have deteriorated because of increased social isolation. On the other hand, a social pedagogical response, in the knowledge that loneliness prevents the full development of the human person and represents a pervasive and very high-risk 'pathology' in elderly men and women. The results of the project demonstrate a high level of compliance of the subjects involved and above all the possibility of building social links even in extremely difficult contexts, and that indeed the former may represent a valid response to the latter.

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Cito M. L., Mauri R., Sogaro E. (2022) "Un progetto di sostegno agli anziani istituzionalizzati durante la pandemia da Covid-19 " Journal of Health Care Education in Practice, 4(1), 95-102. DOI:  
Year of Publication
2022
Journal
Journal of Health Care Education in Practice
Volume
4
Issue Number
1
Start Page
95
Last Page
102
Date Published
05/2022
ISSN Number
2612-6818
Serial Article Number
11
Issue
Section
Experiences and practices